PORDENONE (giovedì 21 novembre 2024) – Oggi, il Duomo di San Marco a Pordenone è stato teatro di un incontro straordinario, dove fede, storia e onore si sono intrecciati in una cerimonia che ha toccato i cuori di tutti i presenti. La Virgo Fidelis, patrona dell’Arma dei Carabinieri, è stata celebrata con una messa solenne officiata da Mons. Giuseppe Pellegrini, vescovo di Pordenone, che ha visto la partecipazione delle autorità civili, militari e di una rappresentanza dell’Associazione Nazionale Carabinieri.
di Monia Settimi
Quest’anno, l’evento ha acquisito un significato ancora più profondo, poiché si è svolto nel contesto del 83° anniversario della storica battaglia di Culqualber. Nel lontano 1941, un battaglione di Carabinieri, con una resistenza senza pari, difese eroicamente una posizione strategica per mesi, nonostante le difficoltà estreme. Il loro sacrificio, che valse la Medaglia d’Oro al Valor Militare alla Bandiera dell’Arma, rappresenta l’emblema dell’abnegazione e della fedeltà a un giuramento che ancora oggi è la guida di ogni carabiniere.
Al termine della funzione, Col. Roberto Spinola, comandante provinciale dei Carabinieri, ha dedicato un pensiero commosso a tutti i colleghi caduti in servizio, ricordando il loro sacrificio in nome della collettività. Ma la giornata non è stata solo una riflessione sulla memoria storica: è stata anche un’occasione per ricordare gli orfani dei carabinieri, in occasione della “Giornata dell’Orfano”, mettendo in evidenza l’importante lavoro dell’O.N.A.O.M.A.C., che dal 1948 supporta le famiglie e i figli dei militari deceduti, accompagnandoli nel percorso di studi fino al conseguimento della laurea.
Il Duomo di Pordenone, per un giorno, è stato il simbolo di una fedeltà senza tempo, che continua a vivere nel cuore di ogni Carabiniere e nella solidarietà verso chi, anche oggi, porta il peso della perdita in nome di un ideale più grande.
Last modified: Novembre 21, 2024