Scritto da 7:04 pm Cronaca, Pordenone

Truffe agli anziani, arrestato commerciante ambulante: oltre 130.000 euro e gioielli sottratti con l’inganno

PORDENONE (venerdì 20 settembre 2024) – Un vero e proprio incubo per diversi anziani fragili si è concluso con la cattura di un commerciante ambulante, accusato di aver orchestrato una serie di truffe che lo hanno arricchito a spese delle sue vittime. L’uomo, un 46enne di origini marocchine residente nella provincia di Belluno, è stato arrestato dai Finanzieri del Comando Provinciale di Belluno su ordine del gip di Pordenone.

di Monia Settimi

Secondo le accuse, il truffatore avrebbe approfittato della debolezza psicologica ed emotiva di anziani soli e in difficoltà, sottraendo loro somme di denaro considerevoli e gioielli di famiglia. Il suo modus operandi era studiato nei minimi dettagli: con abilità, riusciva a instaurare rapporti di fiducia con le vittime, manipolandole fino a ottenere il controllo dei loro beni.

Le indagini, avviate a seguito della denuncia di una persona coinvolta, hanno rivelato almeno quattro casi di truffa. Una delle storie più drammatiche riguarda una donna, affetta da disturbi psichici sin dal 1995, a cui l’uomo avrebbe sottratto l’intero patrimonio, circa 130.000 euro, oltre a gioielli di famiglia. In un altro episodio, si era finto imprenditore edile, promettendo lavori di ristrutturazione mai iniziati. L’anziano truffato era stato accompagnato più volte a prelevare denaro, senza mai vedere i lavori prendere forma.

Quando i finanzieri hanno fatto irruzione nella sua abitazione, sono stati rinvenuti 9.400 euro in contanti e diversi gioielli appartenenti alle vittime, confermando così i sospetti accumulati nel corso delle indagini.

Non agiva da solo: ad aiutare il truffatore c’era anche la moglie, una 34enne casalinga, anch’essa di origini marocchine. Le intercettazioni ambientali hanno rivelato che la donna era non solo consapevole delle attività illecite del marito, ma anche complice attiva, suggerendogli addirittura di intestarsi una delle case delle vittime.

Le autorità, coordinate dal Sostituto Procuratore Marco Faion della Procura di Pordenone, stanno continuando a indagare per accertare se ci siano altre vittime coinvolte in questa rete di inganni. Il caso ha sollevato un forte allarme nelle comunità locali, evidenziando ancora una volta l’urgenza di tutelare le persone più vulnerabili da chi cerca di approfittarsi della loro fragilità.

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Last modified: Settembre 20, 2024
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