Fontanafredda (martedì, 8 aprile 2025) – Una tensione antica riemersa con brutale violenza, un incontro che si trasforma in tragedia. Domenica sera, a Fontanafredda, un uomo di 43 anni, Vladimir Topjana, ha perso la vita dopo essere stato colpito da un proiettile alla testa. L’episodio si è consumato poco dopo le 21, nei pressi di un locale pubblico, dove una lite fra connazionali albanesi è degenerata in un omicidio.
di Monia Settimi
Secondo le indagini, il presunto autore dello sparo sarebbe Roger Shota, 34 anni, residente a Sacile. Dopo l’aggressione, l’uomo si è allontanato rapidamente dal luogo del delitto a bordo di un’auto bianca, dirigendosi verso Orsago, in provincia di Treviso. Non ha cercato di nascondersi: avrebbe invece raggiunto il proprio datore di lavoro, Angelo Ferracin, al quale avrebbe raccontato quanto accaduto. È stato proprio quest’ultimo, dopo aver ascoltato il racconto, a contattare le forze dell’ordine, favorendo la resa del suo dipendente.
I carabinieri hanno proceduto all’arresto e al sequestro della pistola utilizzata: si tratta di una Beretta rubata la scorsa estate in provincia di Ravenna.
Le prime ricostruzioni parlano di un contrasto mai risolto legato alla proprietà di un terreno in Albania, causa di attriti fra le due famiglie da tempo. Quel malessere latente si è manifestato dapprima in un confronto acceso in un bar di Sacile e poi, poche ore dopo, in un incontro fatale a Fontanafredda. Durante lo scontro, sarebbe avvenuto anche un gesto estremo: Topjana avrebbe staccato parte dell’orecchio del padre di Roger Shota con un morso. Da lì, la situazione è precipitata.
Gli investigatori, coordinati dalla Procura di Pordenone, hanno sottoposto a fermo anche Pren Shota, padre dell’indagato, ipotizzando a suo carico il reato di concorso in omicidio con aggravanti. Le accuse sono gravi: premeditazione e uso di arma da fuoco.
Il 34enne, assistito dall’avvocato Guido Galletti, si è già presentato davanti agli inquirenti ma ha preferito non rispondere alle domande.
Una vicenda drammatica che ha scosso la comunità locale e che, dietro all’apparente quotidianità di una domenica sera, nasconde rancori profondi e una violenza esplosa senza possibilità di ritorno.
Last modified: Aprile 8, 2025