PORDENONE (venerdì 31 gennaio 2025) – Avrebbe dovuto proteggerlo e gestire con cura il suo patrimonio, invece gli ha sottratto 72mila euro, utilizzandoli per scopi personali. Ora, su ordine del Tribunale di Pordenone, la Guardia di Finanza ha disposto un sequestro preventivo di 57mila euro dai conti e dai beni di un professionista friulano, accusato di aver abusato del suo ruolo di amministratore di sostegno.
di Monia Settimi
Le indagini, coordinate dalla Procura della Repubblica di Pordenone, hanno ricostruito nel dettaglio l’operato dell’uomo, nominato dal Tribunale per gestire gli interessi di una persona totalmente invalida a causa di gravi patologie psichiche. Ma invece di tutelarlo, avrebbe prelevato somme ingenti dai conti dell’assistito tra il 2014 e il 2022, senza mai rendicontare le sue operazioni al Giudice Tutelare, come invece previsto dalla legge.
Data la sua posizione di Pubblico Ufficiale, l’amministratore è ora indagato per peculato e omissione di atti d’ufficio. Il Giudice per le Indagini Preliminari, accogliendo la richiesta della Procura, ha disposto il sequestro di 57.924 euro, immediatamente eseguito sui suoi beni finanziari e immobiliari.
Un caso che riaccende i riflettori sulla tutela delle persone più fragili e sull’importanza di controlli rigorosi per chi è chiamato a gestire il loro futuro.
Last modified: Gennaio 31, 2025
