AVIANO (lunedì 4 novembre 2024) – Oltre trecento manifestanti si sono radunati oggi all’ingresso della base di Aviano per protestare contro i 44 esuberi previsti dall’Aafes (Army Air Force Exchange Service). L’azione di protesta ha visto la partecipazione di lavoratori provenienti da Trieste, Monfalcone e Vicenza, a sostegno dei colleghi pordenonesi a rischio licenziamento.
di Monia Settimi
I sindacati Fisascat Cisl e Uiltucs-Uil hanno indetto lo sciopero, richiamando l’attenzione su una questione che coinvolge non solo i diretti interessati, ma anche chi non rischia il posto di lavoro. «Sono qui a sostegno dei nostri colleghi», ha dichiarato un lavoratore, mentre altri attendono con ansia la pubblicazione della lista dei nomi a rischio, prevista per il 15 novembre.
Quattro dipendenti dell’ufficio paghe e contabilità e altri quaranta dell’area commerciale potrebbero essere colpiti, mentre ventotto persone sono sotto osservazione. La situazione è particolarmente critica per il personale femminile, che teme di finire nella lista dei licenziamenti a causa del criterio di anzianità di servizio.
I rappresentanti politici hanno espresso preoccupazione per le possibili conseguenze. Il sindaco di Aviano, Paolo Tassan-Zanin, ha affermato che l’amministrazione è in contatto con i sindacati per trovare soluzioni. Il consigliere regionale Nicola Conficoni ha sottolineato l’importanza di affrontare la questione a livello istituzionale, mentre la senatrice Tatjana Rojc ha denunciato il silenzio del governo, chiedendo chiarezza sulle motivazioni dei licenziamenti e sul rischio di esternalizzazione dei servizi.
Un clima di crescente incertezza che evidenzia l’urgenza di una risposta chiara e immediata da parte delle autorità competenti.
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Last modified: Novembre 4, 2024