PORDENONE (mercoledì 22 gennaio 2025) – Un gesto provocatorio ha attirato l’attenzione a Pordenone, dove un cittadino ha affisso un cartello sulla vetrina della sede della Lega in viale Marconi.
di Monia Settimi
Il messaggio, diretto al segretario del partito e ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Matteo Salvini, recita: «In questi giorni ho maturato 41 anni di lavoro con relativa contribuzione Inps. Può cortesemente indicarmi a chi posso inoltrare la richiesta di pensione, considerando il limite lavorativo indicato dal vostro partito?»
Firmato con le iniziali V.T., il messaggio richiama una delle riforme più discusse della Lega, la Quota 41, sollevando il tema della sostenibilità e delle aspettative legate al sistema pensionistico.
La proposta della Lega prevede la possibilità di andare in pensione con 41 anni di contributi, a prescindere dall’età, superando l’attuale sistema di Quota 103 (62 anni di età e 41 anni di contributi). L’obiettivo è quello di smantellare la Legge Fornero del 2011, da sempre criticata dal partito.
Secondo un’analisi de Il Sole 24 Ore, però, la misura comporterebbe un costo per lo Stato stimato in 12 miliardi di euro, sollevando dubbi sulla sua fattibilità economica. Per i cosiddetti lavoratori precoci, già oggi esiste la possibilità di accedere alla pensione con 41 anni di contributi, ma con una riduzione dell’assegno del 15% e il rispetto di alcune condizioni stabilite dall’Inps.
L’episodio di Pordenone ha suscitato un acceso dibattito, sia tra i cittadini che online, diventando un simbolo della frustrazione di molti lavoratori verso un sistema pensionistico percepito come complesso e spesso iniquo.
Resta da vedere se questo gesto sarà raccolto come un segnale di riflessione o se si perderà tra le tante provocazioni che animano il panorama politico italiano.
Last modified: Gennaio 22, 2025