AVIANO (martedì 7 gennaio 2025) – L’assessore regionale alla Salute, Riccardo Riccardi, ha messo a tacere le voci di una possibile fusione tra il Centro di Riferimento Oncologico (Cro) e l’Azienda Sanitaria Friuli Occidentale (Asfo).
di Monia Settimi
Durante un incontro con la direzione strategica del Cro ad Aviano, Riccardi ha confermato che, sebbene l’incarico ad interim affidato al dottor Giuseppe Tonutti consenta di ottimizzare le attività del centro, non c’è alcuna intenzione di fondere le due realtà. «Il Cro mantiene la sua indipendenza – ha sottolineato l’assessore, ribadendo la necessità di sviluppare percorsi condivisibili e sostenibili, senza però fare del volume di attività l’unico criterio decisionale.
Il Piano Oncologico Regionale, oggetto di discussioni accese tra i primari dell’Asfo e la politica, è stato definito da Riccardi come un progetto solido. Secondo l’assessore, il piano non si limita a numeri, ma definisce criteri precisi, articolando le azioni su tre livelli: attività specifiche fuori regione per casi critici, la dimensione regionale (che comprende un sistema di circa 1,2 milioni di abitanti) e le aree territoriali aziendali.
Riccardi ha anche affermato di essere pronto ad ascoltare «tutti coloro che hanno titolo e competenze» per contribuire al piano, precisando che si tratta di un programma a gradualità triennale. Tuttavia, l’assessore ha messo in guardia da chi potrebbe voler anteporre posizioni particolari all’efficienza e alla sicurezza dei servizi, con particolare riferimento alle criticità emerse nell’ultimo rapporto dell’Agenzia Nazionale per i Servizi Sanitari Regionali (Agenas).
Infine, Riccardi ha ricordato la lunga vicenda trentennale che ha impedito alla regione di dotarsi di una Rete Oncologica Regionale, invitando a non restare fermi ma ad avere il coraggio di decidere con tutte le garanzie necessarie per migliorare la situazione.
Last modified: Gennaio 7, 2025
