Cordovado (martedì, 22 aprile 2025) – Doveva essere una vetrina di sport e fratellanza internazionale, ma la partita tra Stella Rossa di Belgrado e Cherry Orchard si è trasformata in un caso che scuote il calcio giovanile europeo. Durante la sfida Under 16 disputata a Cordovado nel giorno di Pasqua, nell’ambito del prestigioso Trofeo Gallini, un gesto inaccettabile ha macchiato il torneo e sollevato un’ondata di indignazione.
di Monia Settimi
Secondo quanto ricostruito, un giocatore della formazione serba ha rivolto un insulto razzista a un avversario irlandese, definendolo con il termine “scimmia” durante il match valido per il girone C. Un episodio grave, che ha spinto la squadra del Cherry Orchard a lasciare il campo in segno di protesta e solidarietà con il proprio compagno.
L’intervento degli organizzatori non si è fatto attendere. Il comitato della FIGC ha immediatamente aperto un’indagine e il giudice sportivo ha emesso una doppia sanzione: squalifica sia per il giocatore responsabile dell’insulto che per l’allenatore della Stella Rossa, punito per la mancata vigilanza e la gestione inadeguata della situazione.
La partita è stata ufficialmente chiusa con un 3-0 a tavolino a favore della Stella Rossa, ma il risultato sportivo è passato in secondo piano di fronte alla gravità dell’accaduto. Gli atti dell’inchiesta, inoltre, verranno trasmessi alla Procura federale e alla FIFA, dato che si tratta di un torneo internazionale.
Il Trofeo Gallini, noto per celebrare i valori del rispetto, dell’inclusione e del fair play, è stato dunque scosso da un episodio che va contro ogni principio educativo dello sport. Un campanello d’allarme, soprattutto nei settori giovanili, dove il calcio dovrebbe essere una palestra di vita e non il palcoscenico per gesti discriminatori.
La reazione compatta di dirigenti, organizzatori e squadre partecipanti, tuttavia, manda un messaggio chiaro: il razzismo non troverà mai spazio, neppure tra i più giovani.
Last modified: Aprile 22, 2025
