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Pordenone incanta Roma: “Vorrei che l’Italia somigliasse un po’ di più a questa città”

Pordenone (lunedì, 7 aprile 2025) – Un Teatro Verdi gremito, un parterre d’eccezione e un messaggio che colpisce nel segno: Spero che l’Italia possa somigliare un po’ di più a Pordenone”. A pronunciare queste parole è stato il Ministro della Cultura Alessandro Giuli, ospite d’onore dell’evento “Artisti per Pordenone Capitale”, che si è svolto domenica sera nel cuore culturale della città.

di Monia Settimi

Insieme a lui anche il Ministro per i Rapporti con il Parlamento Luca Ciriani, per celebrare la corsa vincente di Pordenone verso il titolo di Capitale Italiana della Cultura 2027. Un traguardo che, secondo Giuli, va ben oltre la semplice vittoria formale: Qui c’è un progetto che guarda lontano, che coinvolge i giovani e che costruisce futuro. Pordenone è un esempio di come l’identità locale possa diventare patrimonio nazionale.”

L’intera serata è stata un omaggio corale alla città: niente divisioni, solo entusiasmo condiviso per un risultato conquistato con passione. Come ha sottolineato Luciano Roman, attore e regista, “questa è una città che ha saputo mescolare tradizioni e visioni per creare una realtà culturale viva, riconosciuta e rispettata.”

Sul palco, uno spettacolo che ha attraversato stili e generazioni: Francesco Tizianel ha aperto con la sua chitarra e i suoi riadattamenti intensi, seguito dalla magia del violino di Nicola Di Benedetto, dalla voce della mezzo soprano Valentina Volpe Andreazza e dal pianoforte di Alberto Ravagnin.

Poi spazio alla sorpresa: Lemuri il Visionario, icona del Great Complotto, ha rivissuto emozioni di gioventù legate proprio al Verdi: “La prima volta che venni qui c’erano i Pfm. Vedere Mauro Pagani suonare mi ha cambiato per sempre.”

Anche gli Oblivion, pur collegati da remoto, hanno regalato al pubblico una versione ironica e affettuosa della loro “Pordenone”, ispirata alla celebre “Barcelona” di Freddie Mercury. A chiudere la serata, il pianista Remo Anzovino, che ha annunciato il gran finale del suo tour Atelier proprio nella città della Destra Tagliamento, a giugno.

Giuli, che aveva già visitato Pordenone prima del suo incarico ministeriale, ha voluto esserci di persona per questo momento storico: “Questa città è la dimostrazione che quando il talento incontra la visione, nascono progetti capaci di lasciare un segno vero.”

Pordenone, intanto, non si ferma. Capitale lo è già nello spirito. E ora ha davanti a sé la sfida più bella: diventare un modello per tutta l’Italia.

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Last modified: Aprile 7, 2025
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