PORDENONE E PROVINCIA (mercoledì 13 novembre 2024) – La strada regionale Pn 63, nota come «Pala Barzana», continua a rimanere chiusa, bloccando il collegamento tra Poffabro e Andreis, due delle località più suggestive della Valcellina. Nonostante le promesse di riapertura entro giugno, poi posticipate a settembre, a sei mesi dalla chiusura non si vedono soluzioni concrete.
di Monia Settimi
La questione è ormai diventata un caso politico, con il consigliere regionale Nicola Conficoni (Pd) che critica duramente la Giunta Fedriga, mettendo in dubbio sia la gestione dei lavori sia la strategia d’intervento. «La voragine si è aperta nello stesso punto su cui, appena un anno fa, erano stati investiti 1,1 milioni di euro per consolidare la strada – ha dichiarato, evidenziando la gravità della situazione – Quei fondi sono stati di fatto sprecati: la strada, nonostante l’intervento, è di nuovo crollata, lasciando isolati residenti e turisti e creando un danno enorme per il territorio».
Il consigliere sottolinea che i lavori eseguiti nel 2023 non hanno risolto il problema alla radice. Anzi, pare che il dissesto del terreno sia peggiorato fino al punto di collasso totale: «A giugno di quest’anno l’assessore Amirante dichiarava ai media che “l’intervento dell’anno scorso ha funzionato”, assicurando che la struttura di sostegno della carreggiata fosse solida e che il consolidamento avesse retto. In pochi mesi, tuttavia, la frana ha continuato a muoversi, portando la strada a un punto critico».
Nonostante ora si vedano ruspe e operai al lavoro, Conficoni insiste: «Il ritardo è evidente e ingiustificabile». Ma la sua critica non si ferma ai tempi di esecuzione: «La documentazione mostra che esisteva un’opzione alternativa per un bypass che poteva evitare la sistemazione del vecchio tratto instabile. Perché, allora, spendere un milione e centomila euro per una soluzione già fragile, quando si poteva prevedere sin da subito un’alternativa più sicura?».
La vicenda della Pala Barzana non è solo una questione di tempistiche, ma solleva dubbi sulla strategia di gestione delle infrastrutture in una regione che fa del turismo uno dei suoi pilastri. «Non mettiamo in discussione l’operato dei tecnici, ma le scelte politiche che li guidano – ha dichiarato l’esponente Pd – Il nostro territorio non può permettersi risorse pubbliche sprecate su interventi temporanei che lasciano cittadini e turisti senza reali garanzie di percorribilità».
Secondo Conficoni, è fondamentale mantenere alta la pressione e richiedere una verifica approfondita delle condizioni geologiche, oltre a soluzioni infrastrutturali che garantiscano non solo la riapertura, ma una percorribilità duratura. Intanto, le comunità locali di Poffabro e Andreis osservano con crescente frustrazione il blocco dei collegamenti, consapevoli del potenziale turistico della zona e dell’importanza di un’infrastruttura efficiente per l’economia locale.
Last modified: Novembre 13, 2024