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Marco De Stefani: un campione che va oltre il podio

SAN VITO AL TAGLIAMENTO (venerdì 3 gennaio 2025) – La stagione di Marco De Stefani si è conclusa con un trionfo che racconta molto più di una semplice vittoria sportiva.

di Monia Settimi

Il 20 novembre, l’atleta paralimpico del Pinna Sub di San Vito al Tagliamento, che vive negli appartamenti di Laluna Impresa Sociale a San Giovanni di Casarsa, ha ricevuto a Roma un premio dal Ministro dello Sport Andrea Abodi. Un riconoscimento che celebra il suo incredibile impegno ai Campionati Mondiali di Nuoto Pinnato e Apnea per persone con disabilità, svoltisi a Lignano Sabbiadoro, dove ha conquistato un oro e un argento, stabilendo anche un nuovo record mondiale.

Quello di Marco non è solo un successo sportivo, ma un esempio di determinazione, resilienza e capacità di superare ogni limite. Fin da piccolo ha scelto di affrontare la vita con il coraggio di chi sa che lo sport può trasformare ogni sfida in un’opportunità. E proprio nell’acqua ha trovato la sua forza: «Lo sport è faticoso, ma l’acqua mi dà una carica incredibile», racconta, che, grazie al sostegno della sua famiglia e della fidanzata Sandra, ha raggiunto traguardi che vanno ben oltre le medaglie.

La sua squadra, il Pinna Sub di San Vito, rappresenta una vera e propria famiglia che lo sostiene in ogni momento, andando ben oltre il semplice gruppo di allenamento. Allenato dal coach Marco Bertoli, con cui condivide una visione di amicizia e collaborazione, Marco ha trovato un ambiente che lo ha accolto e valorizzato. Ma la sua vita è fatta di molteplici sfide. Da due anni vive autonomamente negli appartamenti di Laluna, dove ha imparato a gestire la sua quotidianità con indipendenza, con il sorriso che accompagna ogni gesto. «Mi piace cucinare, la pasta al tonno e burro è il mio piatto forte», racconta divertito, ma la sua determinazione non si ferma alla cucina. Da anni lavora al supermercato Mega di Pordenone, dimostrando che l’impegno e la voglia di fare non conoscono barriere.

Marco è la prova vivente che lo sport può essere un potente strumento di inclusione sociale. La sua terapista occupazionale, Sophie Granzotti, ne parla con orgoglio: «Marco è un esempio di come la costanza e la passione possano portare a risultati incredibili. La sua storia non è solo di sport, ma di vita. È un faro di speranza per tanti». La sua dedizione e il suo spirito di sacrificio non sono solo fonte di ispirazione per chi lo conosce, ma rappresentano un modello di crescita e inclusione che va ben oltre il semplice concetto di competizione.

E ora, con gli occhi rivolti al futuro, Marco sogna nuovi orizzonti. Il prossimo obiettivo potrebbe essere la partecipazione ai Mondiali in Cina, ma il suo vero traguardo è quello di vivere una vita piena e indipendente, sempre con Sandra al suo fianco. La sua forza non risiede solo nelle medaglie conquistate, ma nella sua capacità di affrontare ogni difficoltà con il cuore di un vero campione.

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Last modified: Gennaio 3, 2025
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