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Il Piccolo Principe di Casarsa vola in Guadalupa: l’inclusione che travalica l’oceano

Casarsa della Delizia (martedì, 15 aprile 2025) – Dalle terre friulane di Casarsa della Delizia alle onde cristalline della Guadalupa, un progetto di inclusione sociale ha preso il volo, trasformando il sogno di un piccolo gruppo di persone in una realtà straordinaria. Il Piccolo Principe, in collaborazione con Anffas e con il supporto dell’Asd Pinna Sub, ha partecipato al progetto “Sports for Inclusion”, una missione che ha unito sport, cultura e l’energia di chi crede che le barriere possano essere abbattute attraverso la condivisione e il gioco.

di Monia Settimi

Questa esperienza, sostenuta dal programma Erasmus+, ha visto partire un gruppo variegato di partecipanti, alcuni con disabilità, altri senza, ma tutti uniti da un obiettivo comune: superare limiti e pregiudizi attraverso l’inclusione. Tra di loro, Angelique Manuel, educatrice del Centro Socio Occupazionale, e Enrico Cester, che ha completato con successo il suo percorso lavorativo nella Cucina delle Fratte. A completare la delegazione italiana, atleti e tecnici di spicco, tra cui Daniele Furlanis, campione del mondo di nuoto pinnato, e Piero Pasqualin, che hanno portato con sé tutta la passione e la determinazione dello sport italiano.

Dal 16 al 23 marzo, l’isola caraibica è diventata la cornice di un’esperienza che ha visto ragazzi provenienti da Spagna, Aruba, Guadalupa e Martinica partecipare a attività sportive e di scambio culturale. Ma ciò che ha reso questa esperienza unica è stato il cuore del progetto: il surf adattato e il kayak sono stati i mezzi con cui tutti, indistintamente, hanno imparato a navigare non solo le onde, ma anche la propria paura e i propri limiti.

Angelique, con gli occhi che brillano di emozione, ha raccontato: “Questa esperienza mi ha cambiata. Ho visto persone con disabilità scivolare sulle onde con una gioia indescrivibile. È stato un momento in cui lo sport ha dimostrato, ancora una volta, che nessuna barriera è insuperabile. Non solo ho aiutato, ma ho anche imparato, e ogni sorriso di chi ha partecipato è stato la testimonianza che davvero lo sport abbatte ogni barriera.”

Questa iniziativa, finanziata dalla Comunità Europea attraverso Erasmus+, è parte di un programma che non solo promuove la mobilità, ma costruisce ponti tra culture diverse, creando un’opportunità di crescita reciproca. I partecipanti, tra i 18 e i 30 anni, hanno avuto la possibilità di vivere in un contesto unico, sulla spiaggia dell’oceano, dove il calore umano ha incontrato il calore del sole dei Caraibi, facendo di ogni giorno un’opportunità per imparare qualcosa di nuovo.

“Questa esperienza non è solo sportiva, è una lezione di vita”, ha dichiarato Luigi Cesarin, presidente de Il Piccolo Principe. “Abbiamo visto la vera inclusione, quella che nasce dall’incontro sincero tra persone che non si conoscono, ma che, attraverso il gioco e il rispetto, imparano a vedersi l’un l’altro senza pregiudizi. Questo è il cammino verso una società più aperta e accogliente.”

E la strada non si ferma qui. Il Piccolo Principe, infatti, è pronto ad accogliere, da settembre 2025 a giugno 2026, due giovani volontari europei, che vivranno un’esperienza formativa a contatto con i servizi che la cooperativa offre. È un altro capitolo di una storia che ha preso il via nel 1997, con la partecipazione a progetti di volontariato europeo, e che oggi continua a costruire ponti tra culture diverse, in nome di un’inclusione che non ha confini.

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Last modified: Aprile 15, 2025
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