PORDENONE (martedì 22 ottobre 2024) – Il progetto della Gronda Nord, una nuova arteria stradale pensata per ridurre del 15% il traffico sulla Pontebbana, continua a essere al centro del dibattito politico locale, nonostante si parli di questa opera da anni. La strada collegherà l’uscita di Fontanafredda dell’autostrada A28 con la Cimpello-Sequals, attraversando i comuni settentrionali del capoluogo.
di Monia Settimi
L’assessore regionale alle Infrastrutture, Cristina Amirante, ha recentemente presentato uno studio di fattibilità per l’opera, il cui costo complessivo è stimato in circa 200 milioni di euro. Sono stati individuati tre lotti per la realizzazione del progetto. Il primo lotto prevede il tracciato da Fontanafredda fino alla Comina di Pordenone, passando per i comuni di Roveredo in Piano e Porcia. Questo tratto è già stato finanziato con 30 milioni di euro, e la Regione è attualmente al lavoro per scegliere l’impresa che realizzerà il progetto.
Tuttavia, la situazione è meno chiara per gli altri due lotti. Amirante ha sottolineato la necessità di ulteriori approfondimenti, in particolare riguardo al territorio di Cordenons, dove sono in corso interlocuzioni. Secondo l’assessore, l’obiettivo principale della Gronda Nord non è solo quello di sgravare il traffico della SS13 Pontebbana, ma anche di collegare le zone imprenditoriali sviluppatesi lontano dall’A28, in aree non soggette a esondazioni ma al momento isolate dalle principali arterie viarie.
Il consigliere regionale di Patto per l’Autonomia, Marco Putto, ha espresso il suo supporto per l’opera, evidenziando che l’attesa di tre anni dalla prima consegna dello studio di fattibilità all’approvazione da parte della Giunta ha compromesso l’efficacia dell’azione amministrativa. Putto ha anche messo in guardia riguardo a norme ormai superate che hanno impattato il progetto, come la perimetrazione e le classi di pericolosità idraulica.
Il consigliere del Partito Democratico, Nicola Conficoni, ha invece sollevato dubbi più critici sull’intera iniziativa. «Rischiamo seriamente di trovarci di fronte a un’incompiuta. La Giunta ha finanziato il primo tratto da Fontanafredda a Pordenone, ma non sappiamo dove finirà, soprattutto considerando che a Cordenons il tracciato attraversa un’area naturalistica di grande valore, meritevole di essere preservata. Servono approfondimenti per capire come procedere».
Conficoni ha anche sottolineato che, nonostante la condivisione con il territorio, mancano 200 milioni di euro necessari per completare l’opera. «È deprecabile che le rotatorie del Garage Venezia, via Interna e via Castelfranco Veneto siano in forte ritardo. Inoltre, il nuovo ponte sul fiume Meduna, annunciato tre anni fa dal presidente Fedriga, è stato inserito nel piano dei lavori pubblici solo nelle ultime settimane. L’amara verità è che, dopo sei anni di governo Fedriga, gli interventi sulla Pontebbana sono a zero».
La Gronda Nord, dunque, si conferma un tema centrale per la mobilità e lo sviluppo del territorio, ma le incertezze e le criticità emerse lasciano aperte molte questioni sul futuro dell’opera. In particolare, i residenti di Fontanafredda e delle aree circostanti rimangono in attesa di certezze riguardo a una soluzione che potrebbe alleggerire il traffico e migliorare la connessione con le zone imprenditoriali.
Last modified: Ottobre 22, 2024