AVIANO (venerdì 27 dicembre 2024) – La voce che chiede l’autonomia del CRO di Aviano si fa sempre più forte e decisa, un appello che va al di là dei confini politici e che coinvolge professionisti e cittadini.
di Monia Settimi
Fausto Tomasello, segretario della federazione del Partito Democratico di Pordenone, interviene per mettere in guardia dalla possibile integrazione del Centro di Riferimento Oncologico di Aviano nell’Azienda Sanitaria del Friuli Occidentale, esprimendo forti timori per l’eccellenza del servizio.
«Il presidente Fedriga invoca un senso di responsabilità, ma non possiamo permettere che la sanità diventi un campo di battaglia per scontri politici interni o lotte di potere che rischiano di penalizzare i cittadini e il nostro territorio», afferma Tomasello, riferendosi al crescente dibattito sul futuro del CRO.
Tomasello sollecita la Giunta regionale affinché nella stesura finale del piano oncologico regionale vengano evitate pseudo-razionalizzazioni che potrebbero compromettere la qualità dei servizi e l’eccellenza che caratterizza il CRO. In particolare, il segretario del PD teme che l’accorpamento possa portare alla centralizzazione di interventi chirurgici complessi, come quelli a stomaco, polmone, fegato ed esofago, all’ospedale di Udine, distogliendo risorse cruciali dalla zona pordenonese.
Inoltre, ribadisce l’urgenza di far entrare il CRO e l’ospedale Santa Maria degli Angeli a far parte dell’area universitaria, un passo fondamentale per attrarre specializzandi e nuovi medici, e per garantire che la sanità pordenonese mantenga alti standard di qualità anche in futuro.
Un appello che mette al centro il benessere dei cittadini, l’autonomia delle strutture locali e la sostenibilità di un sistema sanitario che non può permettersi di perdere l’eccellenza che ha costruito nel tempo.
Last modified: Dicembre 27, 2024