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Electrolux: dieci mesi di contratti di solidarietà a Porcia, il futuro resta incerto

Porcia (giovedì, 20 febbraio 2025) – L’industria degli elettrodomestici trema e Porcia si prepara a dieci mesi di contratti di solidarietà. È questa la decisione emersa dall’incontro tra i vertici di Electrolux e i rappresentanti sindacali Fim-Cisl, Fiom-Cgil e Uilm-Uil, tenutosi oggi a Mestre. L’accordo scatterà dal 10 marzo e coinvolgerà 130 lavoratori, mentre per gli stabilimenti di Forlì e Solaro l’avvio è posticipato a settembre. Per ora esclusa Susegana, mentre a Cerreto d’Esi il piano è già operativo da gennaio.

di Monia Settimi

A ritardare l’entrata in vigore della misura è stato un inaspettato aumento della produzione, dovuto a una nuova strategia di prezzi adottata dalla multinazionale. Tuttavia, il mercato europeo degli elettrodomestici resta in bilico, senza segnali di ripresa significativi.

Sul fronte occupazionale, Electrolux ha presentato i numeri relativi agli esuberi nel settore impiegatizio: 55 uscite incentivate, 66 ricollocazioni su 153 esuberi totali. Restano 17 posti vacanti, per i quali si punta a una soluzione interna. Tra gli operai, si registrano 54 uscite su 283 esuberi previsti.

L’accordo firmato il 17 ottobre 2024 prevede una riduzione massima dell’orario fino al 60%, con turni di lavoro che potranno scendere a 6 ore giornaliere. Sul piano produttivo, le stime aggiornate parlano di 743.000 lavatrici per Porcia, 603.000 frigoriferi per Susegana, 660.000 lavastoviglie per Solaro, 1.427.000 piani e forni per Forlì e 82.000 cappe per Cerreto d’Esi.

Un segnale di crisi o una strategia per il rilancio? L’incertezza domina il futuro di Electrolux, mentre lavoratori e sindacati chiedono garanzie per il domani.

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Last modified: Febbraio 20, 2025
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