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Chirurgia di Pordenone, appello per una riforma equa: “Serve un dialogo trasparente con la Regione”

PORDENONE (sabato 4 gennaio 2025) – Continua a fare rumore la lettera firmata da 37 primari dell’ospedale Santa Maria degli Angeli contro il piano oncologico regionale. Un documento che ha sollevato un’ondata di reazioni dal mondo politico, con richieste di un confronto diretto e trasparente con la giunta Fedriga.

di Monia Settimi

La lettera dei dirigenti medici mette in evidenza una forte preoccupazione per il depotenziamento della chirurgia oncologica a Pordenone, ritenuto un grave rischio per il sistema sanitario del Friuli Occidentale. «Il confronto con i medici di cui parla oggi Riccardi non può essere un’assise a porte chiuse, ma necessita di un dibattito pubblico», afferma Nicola Conficoni, consigliere regionale del PD e candidato sindaco di Pordenone.

Conficoni ha annunciato che sabato 4 gennaio sarà presente al banchetto informativo organizzato dal PD in piazzetta Cavour, nel mercato cittadino: «Quello che sta accadendo alla sanità provinciale va chiarito in tutte le sedi. Dal Consiglio regionale, con opportune audizioni, fino alla piazza, è necessario un confronto trasparente. Il Friuli Occidentale è sotto attacco, e questo va detto chiaramente attraverso un’operazione verità».

Marco Putto, consigliere regionale di Patto per l’Autonomia-Civica Fvg, ha definito la situazione una «lacerazione preoccupante tra politica regionale e vertici sanitari». Secondo Putto, la Giunta regionale continua a penalizzare Pordenone rispetto ad altre aree del Friuli Venezia Giulia, sia per il finanziamento sanitario pro capite sia per la gestione delle risorse.

Putto sottolinea il rischio di trasferire a Udine chirurgie oncologiche di eccellenza come quelle per polmone, esofago e pancreas, nonostante i risultati clinici e tecnologici di Pordenone siano migliori. «È necessario redistribuire i sacrifici in modo equo e coinvolgere gli operatori del settore in ogni fase della riorganizzazione», afferma.

Conficoni non risparmia critiche nemmeno alla destra: «Fratelli d’Italia, con Basso in testa, si agita ora perché è in campagna elettorale, ma non può cancellare anni di scelte sbagliate su nomine, punti nascita e fondi». Anche il presidente della 3ª Commissione Salute, Carlo Bolzonello, viene accusato di «difendere l’operato di Riccardi invece di raccogliere le preoccupazioni dei medici».

Il documento redatto da Fabio Fasola, direttore sanitario della rete oncologica regionale, è considerato una base di partenza, ma richiede interventi sostanziali. «Non è da buttare – conclude Puttoma va riscritto assieme ai professionisti per correggere le criticità e garantire una sanità equa per tutto il territorio».

La vicenda rimane un tema centrale per il Friuli Occidentale, con una crescente pressione politica e sociale per una soluzione condivisa e trasparente.

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Last modified: Gennaio 4, 2025
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