PORDENONE (venerdì, 14 marzo 2025) – Il dibattito sulla nomina di Pordenone a Capitale italiana della Cultura 2027 si infiamma con una nuova replica del sindaco reggente Alberto Parigi, che risponde alle critiche sollevate dal sindaco di Benevento, Clemente Mastella.
di Monia Settimi
Mastella aveva messo in dubbio l’assegnazione a Pordenone, suggerendo che il successo fosse stato facilitato da «amicizie» politiche e dall’imminente scadenza elettorale. Secondo Mastella, la candidatura di Pompei sarebbe stata ostacolata da logiche politiche più che dalla qualità dei progetti presentati.
Parigi ha risposto senza giri di parole: «Capisco che possa essere frustrante vedere il proprio progetto non premiato, ma la giuria valuta esclusivamente i progetti presentati, non il patrimonio artistico o archeologico delle città. Se qualcuno ritiene di avere un progetto migliore, è legittimo, ma confondere la questione con la politica non ha fondamento.»
Il sindaco di Pordenone ha poi sottolineato con fermezza: «Pompei, come Benevento, ha un patrimonio straordinario, ma la nostra candidatura non ha mai fatto leva solo su ciò. La forza del nostro dossier risiede nel progetto culturale che abbiamo proposto, ed è stato questo a essere riconosciuto come il più completo.»
Con queste parole, Parigi difende il valore della scelta, ribadendo che la qualità delle iniziative e delle proposte è ciò che ha determinato la vittoria di Pordenone. L’attenzione ora si sposta sulla realizzazione concreta dei progetti che vedranno la città protagonista per l’intero 2027, anno in cui Pordenone avrà il privilegio di essere al centro del panorama culturale italiano.
Last modified: Marzo 14, 2025