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A San Vito va in scena la terza Olimpiade del soccorso: 84 studenti eroi per un giorno

San Vito al Tagliamento (sabato, 12 aprile 2025) – Ottantaquattro giovani, dodici scuole, un’unica missione: imparare a salvare vite. È questo lo spirito che ha animato la terza edizione delle Olimpiadi del Soccorso, andata in scena questa mattina a San Vito al Tagliamento, trasformando una normale giornata scolastica in un’avventura formativa dal forte impatto umano e sociale.

di Monia Settimi

Protagonisti dell’iniziativa sono stati gli studenti delle quarte superiori provenienti da tutto il Friuli Venezia Giulia: sei scuole di Udine, quattro di Pordenone e due di Gorizia. Ogni istituto ha selezionato una squadra composta da sei ragazzi, scelti tra coloro che hanno completato un impegnativo percorso con 8 ore di teoria e ben 100 ore di pratica sul campo, grazie alla guida e alla passione di 150 volontari della Croce Rossa.

L’evento, che in passato ha già toccato Palmanova e Monfalcone, è molto più di una competizione: è un laboratorio di vita, dove si apprendono gesti che fanno la differenza e si allenano i riflessi della responsabilità civica. Una vera palestra di cittadinanza attiva.

Sul campo e tra gli spalti, volti noti e istituzioni unite nel sostegno all’iniziativa: Matteo Annese, vicepresidente regionale della Croce Rossa, Alberto Bernava, sindaco di San Vito al Tagliamento, e l’assessore regionale alla sanità Riccardo Riccardi, che ha lodato il valore culturale e formativo dell’esperienza. “Educare al soccorso – ha detto – significa formare cittadini consapevoli, pronti a fare la differenza in ogni situazione, a prescindere dal proprio futuro professionale”.

Non si tratta solo di tecnica, ma di valori. Le Olimpiadi del soccorso sono infatti radicate profondamente nella missione della Croce Rossa, che da sempre unisce competenza, empatia e impegno civico. E proprio questo messaggio ha colpito nel segno, diventando ancora più attuale in un momento delicato per il Servizio Sanitario Nazionale.

L’assessore Riccardi ha ricordato anche le parole di John F. Kennedy, quando invitava ogni cittadino a domandarsi cosa potesse fare per il proprio Paese. E ha riconosciuto nei giovani partecipanti una risposta concreta a quell’appello: una generazione che non aspetta il cambiamento, ma lo costruisce con le proprie mani.

San Vito, per un giorno, è diventata la capitale della solidarietà. E quegli ottantaquattro ragazzi hanno dimostrato che il futuro – se ben preparato – può essere davvero in buone mani.

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Last modified: Aprile 12, 2025
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