PORDENONE (martedì 25 novembre 2024) – Quando l’arte incontra la lotta per i diritti, nascono storie capaci di rompere il silenzio e ispirare cambiamenti.
di Monia Settimi
Venerdì 29 novembre 2024, dalle ore 18:00 alle 23:59, il PAFF! Palazzo Arti Fumetto Friuli si farà teatro di un evento dall’alto valore culturale e civile, dove la creatività si coniuga con il profondo impegno verso una causa di primaria importanza. Promosso dal Comune di Pordenone, in sinergia con l’Assessorato e la Commissione Pari Opportunità, il PAFF! International Museum of Comic Art e l’Ordine dei Giornalisti del Friuli Venezia Giulia, il convegno offrirà un’occasione unica per esplorare e decostruire il complesso intreccio tra violenza di genere e stereotipi.
Protagoniste dell’incontro saranno due voci straordinarie del Graphic Journalism: Takoua Ben Mohamed e Nassim Honaryar. Artiste iraniane di rara sensibilità, intrecciano le loro vite e la loro arte in un racconto vibrante, dove ogni illustrazione diventa una finestra aperta sulla resistenza, un grido di speranza e un ponte tra mondi lontani, ma uniti dal sogno di un’umanità più giusta e libera.
Takoua Ben Mohamed, con il suo stile ironico e vibrante, smonta i pregiudizi che ancora gravano sulle donne musulmane, troppo spesso ritratte come deboli o sottomesse. «Io gioco sul sorriso, sulle espressioni e sulla vita quotidiana. Racconto ciò che va oltre l’apparenza», spiega l’artista, che attraverso le sue opere trasforma anche le domande più assurde e discriminatorie in momenti di riflessione e consapevolezza: «Porti il velo perché non ti lavi i capelli? Lo indossi anche sotto la doccia?». I suoi disegni restituiscono immagini di donne forti, felici, consapevoli e profondamente impegnate. «Abbattere gli stereotipi è essenziale per scoprire chi abbiamo davvero di fronte», conclude con convinzione.
Al suo fianco, Nassim Honaryar porta una visione potente e toccante, raccontando con le sue illustrazioni il dolore e la resilienza di chi vive sotto la repressione e la guerra. Le sue opere non solo documentano la sofferenza, ma celebrano il coraggio e la speranza di chi, nonostante tutto, lotta per un futuro migliore.
Le storie di Takoua Ben Mohamed e Nassim Honaryar sono esempi straordinari di come la creatività possa farsi strumento di cambiamento, un’arma delicata ma potente, capace di abbattere muri e riscrivere narrazioni. Il 29 novembre, a Pordenone, l’arte si farà voce e protagonista di una lotta silenziosa ma incisiva per la libertà, la giustizia e l’uguaglianza. Perché demolire gli stereotipi non è solo un obiettivo da perseguire, ma una necessità inderogabile per costruire un futuro più giusto e consapevole.
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