PAVONE CANAVESE, TORINO (venerdì 10 maggio 2024) – Nella giornata odierna, venerdì 10 maggio 2024, si è svolta un’importante seduta processuale presso la procura di Ivrea, che ha tenuto con fiato sospeso l’opinione pubblica. Il protagonista di questa vicenda giudiziaria è Marcellino Iachi Bonvin, noto come Franco, il 71enne titolare della Winner Point di via Torino a Pavone Canavese. Il caso risale al 7 giugno 2019, quando Franco sparò contro dei ladri che stavano assaltando il suo negozio, causando la morte di uno di loro, il 24enne moldavo Ion Stavila.
Di Daniel Caria
Inizialmente, Franco era stato accusato di omicidio colposo per eccesso di legittima difesa. Tuttavia, oggi il pubblico ministero Valentina Bossi ha fatto una richiesta sorprendente: una condanna a 12 anni di reclusione per omicidio volontario. Questa svolta ha scosso la comunità locale e sollevato molte domande riguardo alla natura dell’incidente e alla reale minaccia che Franco poteva aver affrontato.
Ad assistere Franco in questa battaglia legale ci sono gli avvocati Sara Rore Lazzaro e Mauro Ronco, impegnati a difendere strenuamente il loro cliente contro l’accusa di omicidio volontario. È interessante notare che la compagna di Stavila, rappresentata dall’avvocato Pier Francesco Uselli, non sarà parte civile nel processo, in quanto è già stata risarcita. Questo fatto potrebbe avere delle implicazioni sullo svolgimento del processo e sulle argomentazioni che verranno portate avanti dalle parti coinvolte.
Un elemento significativo che potrebbe influenzare l’esito del processo è emerso dalle dichiarazioni della moglie di Franco, la quale ha testimoniato che suo marito aveva sparato unicamente per difendersi. Tuttavia, le indagini forensi hanno rivelato che Stavila è stato colpito alle spalle, aggiungendo un’ulteriore complessità al caso e sollevando dubbi sulla legittimità dell’azione di Franco.
È importante sottolineare che i complici di Stavila sono stati individuati e denunciati nel corso del 2020, il che potrebbe contribuire a chiarire il contesto in cui è avvenuto l’incidente e ad argomentare sul livello di minaccia effettiva che Franco avrebbe percepito.
La sentenza per Marcellino Iachi Bonvin è attesa il 30 maggio, e fino ad allora l’attenzione della comunità locale e nazionale rimarrà focalizzata su questo caso che ha diviso l’opinione pubblica e sollevato importanti questioni riguardo alla legittima difesa e alla responsabilità individuale.
Last modified: Maggio 10, 2024