Pordenone (venerdì, 18 aprile 2025) – Neanche il tempo di prendere le misure alla fascia tricolore che per il nuovo sindaco di Pordenone, Alessandro Basso, arrivano le prime bordate dall’opposizione. A premere subito il tasto “critica” è Fausto Tomasello, segretario provinciale del Partito Democratico e fresco di riconferma in Consiglio comunale.
di Monia Settimi
Il tema? Sicurezza urbana, croce e delizia di ogni amministrazione. E, secondo Tomasello, punto debole già cronico della precedente giunta guidata da Alessandro Ciriani. “Basso eredita un dossier delicato e non può permettersi passi falsi. Gli episodi di violenza in via Mazzini sono la cartolina amara con cui inizia il suo mandato. La retorica del ‘pugno duro’ l’abbiamo già sentita, e non ha funzionato. Ora servono idee nuove, non slogan fotocopia”, attacca il dem.
Il riferimento è chiaro: da una parte la continuità promessa da Basso rispetto alla linea della giunta uscente, dall’altra la richiesta di un cambio di passo concreto, capace di abbinare fermezza e lungimiranza. “Un presidio fisso in via Mazzini può essere un tampone, ma senza investimenti nel sociale e politiche di prevenzione non si va lontano”, avverte Tomasello.
Il segretario PD non risparmia frecciate nemmeno sul fronte politico interno: “Ci auguriamo che la nuova giunta non venga messa insieme con il bilancino dei partiti, ma che invece valorizzi persone competenti, con reale capacità di ascolto. Pordenone ha bisogno di amministratori concreti, non di equilibri da manuale Cencelli”.
Poi l’affondo finale, quasi una sfida aperta: “Basso si comporta come se prima di lui ci fosse stato il vuoto, ma la città ha una memoria, e sa distinguere chi lavora davvero da chi fa scena. Il nostro impegno continuerà, con la serietà dimostrata da Nicola Conficoni e dal gruppo PD, a cui una parte importante della città ha confermato la fiducia”.
Last modified: Aprile 18, 2025
