Scritto da 5:41 pm Fontanafredda, Cronaca, Top News

Fontanafredda, omicidio al bar: padre e figlio restano in carcere dopo l’agguato mortale

Spilimbergo (giovedì, 10 aprile 2025) – Tensione, sangue e un dramma familiare che si è trasformato in tragedia. Rogert e Pren Shota, padre e figlio di origine albanese, resteranno in carcere dopo l’udienza di convalida che si è tenuta nei tribunali di Treviso e Pordenone. I due sono coinvolti nell’omicidio di Vladimir Topjana, 43 anni, ucciso con due colpi di pistola all’interno del bar Sporting Milan Club di Fontanafredda.

di Monia Settimi

Rogert, 34 anni, residente a Sacile, si è costituito spontaneamente poche ore dopo il delitto. È stato arrestato nella notte a Orsago, mentre si trovava in fuga. Assistito dall’avvocato Guido Galletti, ha parlato in aula senza però chiarire il movente dell’accaduto. L’accusa a suo carico è pesante: concorso in omicidio aggravato dalla premeditazione e dall’uso di arma da fuoco. Il giudice per le indagini preliminari, Marco Biagetti, ha convalidato l’arresto respingendo la richiesta di arresti domiciliari avanzata dalla difesa.

Anche il padre, Pren Shota, 66 anni, è accusato di concorso in omicidio aggravato. Si è presentato in aula accompagnato dalla polizia penitenziaria e, dopo una prima fase di silenzio, ha deciso di parlare con i magistrati Pietro Montrone e Monica Carraturo, su consiglio dell’avvocato Aldo Masserut. Ha raccontato che tutto è cominciato da una lite scoppiata a Sacile, probabilmente per un vecchio rancore legato a un terreno conteso tra le due famiglie in Albania. Secondo quanto dichiarato, lui non era presente alla discussione iniziale, ed era pronto a uscire per guardare la partita Roma-Juve quando ha ricevuto la chiamata del figlio che lo metteva al corrente dei fatti.

Padre e figlio si sono diretti verso Fontanafredda, a bordo di un’Audi bianca, per rintracciare Vladimir Topjana. La vittima, che risiedeva a Cordenons, nel frattempo si era spostata per andare a trovare il cognato, vicino al bar Sporting. Quando i tre si sono incrociati, la tensione è esplosa. Pren ha raccontato che Vladimir lo ha aggredito, staccandogli parte dell’orecchio con un morso. È a quel punto che Rogert avrebbe estratto l’arma e sparato. Due colpi, uno dei quali ha colpito alla testa la vittima, risultando mortale.

Il caso ha scosso profondamente la comunità. Le indagini proseguono per chiarire ogni dettaglio di quella che, a tutti gli effetti, sembra una faida privata esplosa in pubblico, in una sera qualsiasi, e culminata in omicidio. Ora entrambi gli imputati rimangono in carcere, in attesa di nuovi sviluppi giudiziari.

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Last modified: Aprile 10, 2025
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