PORDENONE (mercoledì 12 febbraio 2025) – Pordenone si proclama sempre più inclusiva, ma c’è chi non è d’accordo. Tullio Frau, consigliere dell’Unione Ciechi, lancia un’accusa diretta all’amministrazione: nonostante i milioni investiti, le barriere per i non vedenti restano, e in alcuni casi sono persino aumentate.
di Monia Settimi
«I nuovi semafori intelligenti? Per noi ciechi sono un ostacolo, non un aiuto – denuncia Frau – Sono difficili da individuare e rendono più complicato attraversare in sicurezza.» Il problema si estende anche alla stazione ferroviaria, dove i percorsi tattili sono incompleti, aumentando i disagi.
Ma non è tutto: lo spostamento del terminal degli autobus da piazza Ellero a via Oberdan ha reso ancora più difficile la mobilità per anziani e disabili. «Mentre in Europa si punta sul trasporto pubblico, qui lo si allontana dal centro per fare spazio ai parcheggi», critica Frau.
L’amministrazione ha risposto citando l’impegno nel Piano per l’eliminazione delle barriere architettoniche (PEBA) e la consegna di bastoni parlanti, ma per il consigliere questa non è la soluzione. «Serve una vera condivisione dei progetti con chi vive la disabilità, non soluzioni calate dall’alto», conclude.
La sfida per una Pordenone davvero accessibile è ancora aperta.
Last modified: Febbraio 12, 2025
