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Piano Oncologico, via libera dalla III Commissione: il centrodestra compatto, l’opposizione si divide

PORDENONE (giovedì 30 gennaio 2025) – Il tanto atteso piano oncologico ha finalmente ottenuto il via libera dalla III Commissione, segnando un passo decisivo verso l’approvazione finale in Consiglio regionale.

di Monia Settimi

Con il voto di ieri, 29 gennaio, il centrodestra ha mostrato una solida coesione, superando le tensioni interne che avevano animato le discussioni precedenti. A sorpresa, però, tre esponenti del centrosinistra hanno votato favorevolmente al piano, contribuendo al risultato positivo. Si tratta di Enrico Bullian (Patto per l’Autonomia-Civica Fvg), Roberto Cosolini e Francesco Martines (Pd), a testimonianza di un consenso più ampio di quanto previsto.

L’assessore alla Sanità, Riccardi, ha definito l’approvazione “un atto storico“, sottolineando come la revisione del piano oncologico sia attesa dal 1998 e necessaria per garantire una sanità pubblica più efficiente e in grado di rispondere alle crescenti sfide del settore. Un piano che riorganizza la rete oncologica, con un focus sul modello hub-spoke e un miglioramento delle strutture ospedaliere per la gestione dei pazienti oncologici.

Nonostante il supporto della maggioranza e di alcuni esponenti dell’opposizione, non sono mancate le critiche. Il Partito Democratico, in particolare, ha sollevato dubbi sul mancato coinvolgimento delle associazioni dei malati e sui timori legati alla possibile riduzione di risorse per gli ospedali locali. In particolare, Nicola Conficoni (Pd) ha lamentato la “devalorizzazione” del Cro di Aviano, e Simona Liguori (Patto-Civica) ha evidenziato la mancanza di una visione strategica complessiva per tutte le realtà territoriali.

Anche i Cinque Stelle e alcuni esponenti del Patto per l’Autonomia hanno criticato l’assenza di un piano concreto per il futuro della rete sanitaria, esprimendo preoccupazione per le modalità di applicazione e per la centralità del paziente.

Dalla parte della maggioranza, però, c’è chi difende a spada tratta il lavoro fatto. Per Michele Lobianco (Forza Italia), il piano è una riforma “scientificamente e metodologicamente solida“, e Maddalena Spagnolo (Lega) ha sottolineato come l’assessore Riccardi sia pronto ad ascoltare le osservazioni dei sindaci. Nonostante alcune modifiche apportate al documento, tra cui la rimozione della tabella riassuntiva, il centrodestra resta convinto della bontà della proposta, destinata a trasformare la rete oncologica regionale nei prossimi anni.

Con l’approvazione della III Commissione, il piano oncologico si avvicina a un passo dalla sua implementazione, ma le discussioni politiche e le preoccupazioni territoriali sembrano tutt’altro che chiuse. La battaglia per un sistema sanitario regionale equo e funzionale, insomma, è solo all’inizio.

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Last modified: Gennaio 30, 2025
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