SPILIMBERGO (lunedì 20 gennaio 2025) – Il 17 gennaio 2025 ha segnato un capitolo fondamentale nella storia del Friuli Venezia Giulia, con un evento che ha unito le voci di tre lingue locali storiche: friulano, sloveno e tedesco. A Spilimbergo, un piccolo ma significativo comune, è stato ufficialmente sottoscritto il Patto di Spilimbergo, un accordo che non solo celebra la ricchezza linguistica della regione, ma promuove anche una nuova visione di autonomia e cooperazione tra le diverse comunità linguistiche.
di Monia Settimi
L’iniziativa è stata celebrata durante la Giornata nazionale delle lingue locali, un’occasione speciale che ha visto la partecipazione di rappresentanti istituzionali e culturali delle minoranze. Daniele Sergon, sindaco di Capriva del Friuli e presidente dell’ACLiF, ha sottolineato quanto questo evento rappresenti una vera e propria svolta per l’identità linguistica del Friuli Venezia Giulia, aprendo la strada a un futuro in cui le lingue locali sono riconosciute e tutelate come parte fondamentale del patrimonio regionale.
Il cuore del Patto è la promozione e la salvaguardia delle lingue minoritarie, ma anche il rafforzamento dell’autonomia regionale. Un aspetto centrale emerso dall’incontro è la proposta di inserire il plurilinguismo nello Statuto della Regione, un passo che darebbe un forte riconoscimento istituzionale a queste lingue, trasformandole in una risorsa attiva per la cultura e la governance della regione.
Un altro tema centrale discusso è il valore della diversità linguistica come elemento chiave per la crescita e l’autosufficienza della regione. Velia Plozner, presidente dell’ACLiT, ha fatto riferimento all’esperienza positiva delle minoranze in Trentino Alto Adige, dove la cooperazione tra le lingue locali ha portato alla creazione di una sede Rai dedicata, un modello di successo che potrebbe ispirare il Friuli Venezia Giulia.
Il sindaco di Spilimbergo, Enrico Sarcinelli, ha usato il Tagliamento come metafora potente per descrivere il legame tra le diverse identità linguistiche. Il fiume, pur essendo una barriera naturale, diventa simbolo di unione e integrazione. La partecipazione dei rappresentanti dei comuni di Udine e Gorizia ha confermato quanto il tema della tutela delle lingue locali sia sentito e condiviso da tutta la popolazione della regione.
Il Patto di Spilimbergo segna così un inizio significativo per la costruzione di un futuro in cui le lingue locali non solo sono preservate come patrimonio culturale, ma diventano un elemento strategico per la crescita autonoma del Friuli Venezia Giulia, offrendo una nuova visione di coesione regionale e valorizzazione della propria identità plurilingue.
Last modified: Gennaio 20, 2025