PORDENONE (venerdì 17 gennaio 2025) – A Pordenone, un piccolo grande miracolo di generosità e professionalità ha preso forma. La Neonatologia dell’ospedale Santa Maria degli Angeli ha raccolto ben 70 litri di latte umano donato in un anno, grazie alla straordinaria sensibilità di alcune mamme del territorio. Un risultato che brilla nel panorama sanitario del Friuli occidentale e offre un futuro più roseo ai neonati più vulnerabili.
di Monia Settimi
Il latte donato, raccolto dalla BLUD (Banca del Latte Umano Donato), è destinato ai piccoli che ne hanno più bisogno: neonati prematuri o con particolari fragilità. Un dono che fa la differenza, poiché il latte materno, con le sue proprietà uniche, non può essere sostituito dal latte artificiale, garantendo benefici fondamentali sia nel breve che nel lungo termine.
«Questo traguardo è il frutto della sinergia tra mamme, operatori sanitari e il consultorio che ci sostiene ogni giorno», spiegano Silva Alzetta e Antonella Biasutti, responsabili del servizio. «Un grazie speciale va anche a chi si occupa dei trasporti, garantendo che il latte donato arrivi sempre in condizioni ottimali.»
La storia della banca del latte a Pordenone risale agli anni ’90. Da allora, il servizio ha fatto passi da gigante, evolvendosi in termini di sicurezza, formazione e organizzazione. «Oggi lavoriamo non solo per il benessere dei neonati di oggi, ma anche per la salute pubblica del futuro», aggiungono le responsabili.
In Friuli Venezia Giulia, i centri BLUD sono solo due, a Pordenone e Udine, un motivo di orgoglio per l’intero territorio. Ogni mamma donatrice è un tassello prezioso di questa rete solidale, e a tutte loro va un profondo ringraziamento.
Il 23 gennaio, l’Azienda Sanitaria del Friuli Occidentale riceverà un importante riconoscimento dall’Unicef: la conferma del titolo di “Ospedale Amico dei Bambini per l’Allattamento”. Un ulteriore riconoscimento per un team che lavora ogni giorno per il benessere dei più piccoli.
In un mondo dove spesso si parla di crisi, storie come questa ricordano che la solidarietà e l’amore possono davvero fare la differenza.
Last modified: Gennaio 17, 2025
