POLCENIGO (martedì 14 gennaio 2025) – Un anziano di 83 anni di Polcenigo è finito al centro di un’indagine che ha portato alla sua denuncia per incendio boschivo, possesso illegale di armi e bracconaggio. I carabinieri della stazione locale sono riusciti a identificarlo come il responsabile di due incendi avvenuti in pedemontana, oltre a scoprire altre attività illecite.
di Monia Settimi
Il primo rogo risale al 4 settembre 2024, a Mezzomonte, dove l’uomo aveva appiccato le fiamme che, fortunatamente, non avevano raggiunto abitazioni o persone, venendo domate rapidamente dai vigili del fuoco. Grazie a una Fiat Panda avvistata nei pressi del luogo, i militari hanno risalito la pista fino all’anziano, denunciandolo per incendio boschivo.
Nonostante il provvedimento, il responsabile è tornato in azione il 4 gennaio 2025, appiccando un secondo incendio. Il modus operandi ha spinto i carabinieri a concentrarsi nuovamente su di lui. Una perquisizione domiciliare disposta dalla Procura della Repubblica ha permesso di trovare sigarette e fiammiferi compatibili con quelli usati per innescare i roghi.
Le sorprese, però, non si sono fermate qui. Durante il controllo, i militari hanno rinvenuto una pistola semiautomatica calibro 8, caricata con proiettili a salve e detenuta illegalmente, oltre a tre lacci in acciaio e reti a nebbia, strumenti utilizzati per il bracconaggio di piccoli animali e uccelli.
L’83enne è ora sotto accusa per una serie di reati che hanno scosso la tranquillità della zona, portando alla luce una vicenda di illegalità e rischi per l’ambiente.
Last modified: Gennaio 14, 2025