PORDENONE (martedì 17 dicembre 2024) – Finalmente, dopo undici anni di attesa, Pordenone ha visto l’inaugurazione del tanto atteso ospedale, ma la cerimonia del 16 dicembre non è stata priva di polemiche.
di Monia Settimi
La struttura, che si estende su 82.500 metri quadrati, è pronta a rivoluzionare il sistema sanitario della città con 475 posti letto, 15 posti di terapia intensiva, 160 laboratori e 11 sale operatorie. Non solo: l’ospedale è dotato di tecnologie all’avanguardia, come pannelli fotovoltaici e un impianto di trigenerazione per ridurre i consumi energetici.
Il progetto, costato ben 276 milioni di euro, è stato finanziato con risorse pubbliche da Regione, Stato e fondi per l’efficienza energetica, ma la sua realizzazione non è stata priva di difficoltà. Nonostante il taglio del nastro, i lavori non sono ancora conclusi, e la struttura sarà operativa in fasi, con i primi trasferimenti di reparti previsti per febbraio. Il trasferimento delle divisioni di medicina, pronto soccorso e radiologia d’urgenza sarà seguito, nei mesi successivi, dai reparti di cardiologia, chirurgia e terapie intensive. La completa operatività è attesa per settembre, con gli ambulatori e i reparti rimanenti.
Tuttavia, l’inaugurazione ha sollevato critiche. Il vicesindaco Alberto Parigi ha lamentato la scelta di via Montereale, evidenziando problemi di viabilità e parcheggi insufficienti, suggerendo che sarebbe stato meglio un taglio del nastro a Comina. Più aspre le parole del ministro Luca Ciriani, assente alla cerimonia, che ha attaccato la giunta regionale per la scelta della location, accusando un aumento dei costi e dei tempi di realizzazione del progetto. «Abbiamo un ospedale inadeguato e mal posizionato», ha dichiarato Ciriani, criticando la mancanza di un’infrastruttura adeguata.
A difendere la realizzazione dell’opera, invece, è stata Debora Serracchiani, che ha sottolineato come l’ospedale rappresenti un bene per tutti i cittadini, ribadendo che le critiche del ministro sono fuori luogo. Ha anche invitato a concentrarsi sulla gestione della struttura, sollecitando il superamento delle polemiche. Un altro intervento critico è arrivato dal M5S, con Mauro Capozzella che ha denunciato l’inutilità delle polemiche politiche sulla posizione dell’ospedale, sottolineando l’urgenza di lavorare insieme per migliorare i servizi sanitari.
Fausto Tomasello, segretario provinciale del PD, ha risposto alle accuse dell’assessore alla salute Riccardi, chiarendo che il progetto iniziale del centrodestra era solo un abbozzo e che la giunta Tondo non aveva mai presentato un piano esecutivo. Non sono mancati i richiami anche al vicesindaco Parigi, accusato di non rappresentare l’intera città.
Nel mezzo di tutte queste discussioni, il presidente della Regione, Massimiliano Fedriga, ha fatto un appello a mettere da parte le polemiche e concentrarsi sul futuro dell’ospedale, un’opera che ha richiesto un grande impegno economico e che, ora, dovrà offrire i migliori servizi sanitari alla comunità. Con un investimento che supera il miliardo di euro, Fedriga ha ribadito che l’obiettivo è un miglioramento complessivo del sistema sanitario regionale, attraverso l’innovazione delle strutture e la formazione dei professionisti.
Mentre la struttura si prepara ad entrare in funzione, Pordenone si trova quindi a fare i conti con le polemiche politiche, ma anche con la speranza che, finalmente, il nuovo ospedale possa essere una risorsa per tutti.
Last modified: Dicembre 17, 2024