PORDENONE (mercoledì 27 novembre 2024) – Con le elezioni amministrative ormai alle porte, si “accendono i motori” anche nel campo del centrosinistra.
di Monia Setttimi
Mentre nel centrodestra sembra ormai tutto pronto per ufficializzare Alessandro Basso come candidato sindaco, l’opposizione, reduce da due sconfitte consecutive, inizia a delineare la propria strategia. E la lista civica Il Bene Comune ha deciso di rompere gli indugi: mercoledì 27 novembre ha annunciato il nome di Stefano Zanut, ex dirigente dei Vigili del Fuoco, appena andato in pensione, come propria proposta per sfidare Basso.
Zanut, figura nota e stimata in città, è un volto nuovo in politica, vicino all’area progressista ma senza tessere di partito. Un segnale di apertura verso una candidatura trasversale, in grado di attrarre consenso oltre i confini tradizionali del centrosinistra.
«Non una candidatura, ma una proposta» spiega Zanut, chiarendo l’intento di Il Bene Comune di avviare un dialogo costruttivo con le altre forze politiche e civiche. «Adesso a Pordenone è indispensabile fare squadra per costruire il futuro della città, partendo dall’esperienza e da quello che non ha funzionato, per creare processi virtuosi. Esporsi alla cittadinanza in una competizione elettorale non è molto diverso dall’operare in situazioni di emergenza, cosa che ho fatto per 40 anni», aggiunge, richiamando la sua lunga esperienza al servizio della comunità.
Gli esponenti di Il Bene Comune definiscono la proposta di Zanut come quella di un candidato di “alto profilo civile” e avanzano una serie di priorità programmatiche: il diritto alla casa, il sostegno alle fasce più deboli, il contrasto alla marginalità, la mobilità sostenibile, la tutela ambientale e una cultura vissuta come motore creativo della comunità. Centrale, per loro, anche il tema della partecipazione democratica: «Servono strumenti nuovi e veri per il coinvolgimento dei cittadini».
Il percorso verso una candidatura unitaria nel centrosinistra, tuttavia, si presenta in salita. Alessandro Genovesi, segretario cittadino del PD, accoglie con rispetto la figura di Zanut ma precisa: «Le primarie sono uno strumento importante, introdotto peraltro dal PD nella politica italiana, ma il loro presupposto è l’esistenza di una coalizione. E ad oggi questa coalizione, non certo per responsabilità del PD, non esiste ancora».
Il Partito Democratico annuncia comunque che il proprio cantiere programmatico è già avviato, con temi chiave come casa, salute e tutela ambientale, e che lavorerà per costruire la massima unità tra le forze alternative al centrodestra.
Mentre la proposta di Il Bene Comune e la posizione del PD tentano di delineare un percorso comune, altre voci dell’opposizione, come quella di Marco Salvador della lista La Civica, restano più defilate. Salvador, che non ha mai nascosto le sue ambizioni di correre da solo, ha preferito non commentare.
La sfida nel centrosinistra è appena iniziata, e il tempo stringe. Con cinque mesi davanti, la corsa per una proposta unitaria che possa competere con la candidatura forte di Basso si preannuncia complessa ma cruciale per il futuro politico di Pordenone.
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